lunedì 20 dicembre 2010

Pornostar (yessssssssssssss!!!)

Il termine pornodivo/a o pornostar si riferisce ad attrici e attori particolarmente celebri, quindi divi o stelle (star in lingua inglese), attivi nel settore della pornografia.

STORIA
La figura del pornodivo (o della pornodiva) ha iniziato ad emergere negli anni settanta, con il sorgere dell'affare della pornografia legalizzata in diverse nazioni. Linda Lovelace fu una delle prime attrici di genere pornografico a diventare famosa per la sua interpretazione di Gola profonda. Dopo Lovelace, diversi altri attori si conquistarono i favori del pubblico di genere: si possono ricordare, tra gli altri, John Holmes, Veronica Hart, Amber Lynn e Ginger Lynn. In Italia, la svedese Marina Lotar fu la prima pornodiva poi nei primi anni ottanta salirono alla ribalta, tra le altre, Moana Pozzi, Ilona Staller (Cicciolina), Lilli Carati, Barbarella. In molti casi, queste pornodive erano tanto celebrate che i loro nomi divennero familiari anche al pubblico disinteressato alla pornografia.
In seguito, il mercato del porno ha continuato a crescere e diversificare la propria offerta con la conseguenza che molti pornodivi sono noti solo a un pubblico di nicchia. Tuttavia, restano casi di attrici e attori particolarmente note al pubblico generale, come Jenna Jameson nonché, in Italia, Selen, Eva Henger e Rocco Siffredi. La fama di personaggi come Selen, Henger e Siffredi ha consentito loro di conquistarsi uno spazio nell'ambiente dello spettacolo anche dopo aver abbandonato l'hardcore.


Jenna Jameson, una tra le pornostar più famose


PORNODIVE
Certamente le pornodive hanno sempre avuto più importanza dei colleghi maschi poiché le pellicole porno, quindi videocassette e videodischi digitali, hanno come utenti paganti in maggioranza uomini pur esistendo una produzione rivolta ai gusti sessuali delle donne. I cineasti, per motivi commerciali, si attivano nella ricerca di belle donne formose e procaci che possano attrarre il pubblico maschile e ai pornoattori richiedono prestanza meramente sessuale non bellezza estetica, almeno per il genere destinato ad un pubblico di uomini eterosessuali. Le pornodive di solito, dopo esser diventate famose in pellicole e video, lavorano e guadagnano prevalentemente esibendosi in spettacoli erotici dal vivo che comprendono anche rapporti sessuali, almeno nelle nazioni dove ciò è permesso dalla legge. Le riviste specializzate valutano le pornodive secondo le loro prestazioni in cui sono maggiormente esperte, arrivando a dare veri e propri voti quindi stilando graduatorie; dunque il pubblico abituale conosce e apprezza determinate protagoniste per la loro abilità nel praticare rapporti sessuali vaginali, sesso anale, sesso orale, masturbazione o sesso di gruppo. Legalmente la carriera di pornoattrice è permessa alle donne che hanno raggiunto la maggiore età ossia 16 o 18 anni relativamente alle diverse nazioni.

PORNODIVE NELL'OPINIONE PUBBLICA
Le donne che intraprendono una carriera da pornoattrice sono criticate da diversi settori dell'opinione pubblica perché le considerano affini alle prostitute e dannose per l'emancipazione femminile ma altri pensano esattamente il contrario ossia che le pornodive, quindi le interpreti di successo, siano donne seducenti sessualmente liberate e disinibite che con il proprio lavoro riescono a garantirsi un buon guadagno. Infatti i compensi economici per le pornodive sono in continuo rialzo pur non essendo minimamente paragonabili a quelli delle dive del cinema tradizionale. I critici accusano le pornoattrici in generale e le pornodive in particolare, di svilire il ruolo della donna a puro oggetto di sfogo sessuale considerando che esse si accoppiano, ostentando godimento, contemporaneamente con gruppi di uomini che le penetrano negli orifizi anatomici ed eiaculando poi su qualunque parte dei loro corpi. Le pornodive respingono tali accuse dichiarando che si esibiscono in rappresentazioni cinematografiche che seguono semplici criteri di spettacolarità e non vogliono rispecchiare la realtà. Difatti, durante molte interviste televisive, le pornodive hanno asserito che raramente raggiungono l'orgasmo davanti le cineprese ma devono fingere godimento per esigenza del pubblico per lo più maschile. Il dibattito tra opposti punti di vista è sempre alquanto vivace in virtù dell'espressione: comune senso del pudore, usata nella legislazione italiana, che muta sia in Italia che altrove con il passar degli anni. Si consideri comunque che la pornografia è ancora vietata nella maggioranza delle nazioni e in alcune di esse, secondo leggi vigenti, le pornoattrici sono (o potrebbero essere) legalmente perseguibili come prostitute e i pornoattori perseguibili come prosseneti ossia lenoni.

PROBLEMA DELLE MALATTIE INFETTIVE
Poiché la stragrande maggioranza del pubblico gradisce guardare rapporti sessuali al naturale quasi nessun attore porno professionista usa preservativi durante le sue esibizioni sessuali; il rapporto orale, in particolare, è sempre non protetto. Dato che l'uso del preservativo contribuisce a ridurre in maniera significativa, pur non annullandole, le probabilità di contagio di malattie infettive a trasmissione sessuale, dato che sui set pornografici, appunto, esso non viene quasi mai utilizzato, queste malattie rappresentano un rischio per pornoattrici e pornoattori. Per ridurlo il più possibile le agenzie che reclutano aspiranti interpreti e le società di produzione serie periodicamente chiedono agli interpreti certificati medici recenti e nominali attestanti l'assenza di malattie trasmissibili sessualmente. Vengono anche adottatti altri accorgimenti, quali per esempio opportune vaccinazioni (contro l'epatite B ed il papilloma virus) e l'uso abbondante di lubrificanti (volto a ridurre la traumaticità dei rapporti e, quindi, la possibilità di formazione di ferite, vie preferenziali di trasmissione per le malattie). Nonostante l'obbligatorietà dei controlli sanitari, malattie a trasmissione sessuale altamente infettive come sifilide, clamidia, gonorrea, herpes hanno comunque una certa diffusione tra gli attori porno, a causa soprattutto di limiti intrinseci ai test medici adottati (presenza del periodo finestra, cioè di un lasso di tempo intercorrente tra la contrazione di una malattia la sua rilevabilità, e falsi negativi). I casi di contagio di HIV, essendo una malattia ad infettività molto minore, sono al giorno d'oggi invece pressoché assenti nell'industria pornografica, e comunque concentrati per lo più nell'industria pornografica gay, dove sono molto più frequenti rapporti anali, che comportano un rischio di trasmissione maggiore rispetto ai rapporti vaginali ed estremamente maggiore rispetto ai rapporti orali. Sono stati tuttavia più frequenti in passato, quando i controlli sanitari non erano obbligatori e i test diagnostici erano meno accurati (maggior numero di falsi negativi, periodo finestra più lungo). Le morti per AIDS hanno colpito infatti alcuni interpreti storici del porno e tra questi anche John Holmes.

PORNOSTAR INTERNAZIONALI
Tra le interpreti principali del cinema pornografico internazionale meritano una citazione particolare le famose (in ordine alfabetico): Nikki Anderson, Angelica Bella, Erika Bella, Belladonna, Anita Blond, Luana Borgia, Luce Caponegro (meglio conosciuta come Selen), Cindy Crawford (omonima della celebre top model), Vanessa Del Rio, Ava Devine, Rossana Doll, Nina Hartley, Eva Henger, Jenna Jameson, Chloe Jones, Hyapatia Lee, Amber Lynn, Jenna Haze, Sasha Grey, Gina Lynn, Ginger Lynn, Pamela Miti, Moana Pozzi, Jessica Rizzo, Silvia Saint, Karin Schubert, Annette Schwarz, Kelly Stafford, Krystal Steal e soprattutto Ilona Staller (meglio conosciuta come Cicciolina), che raggiunse in Italia una grande popolarità negli anni settanta e ottanta, diventando anche deputata al Parlamento italiano.
Alcune pornostar hanno iniziato la carriera come attrici di film "normali" o pellicole "sexy", per poi passare al genere "porno"; tra loro ricordiamo: Marina Frajese (che poi cambia nome in Marina Lotar), Lilli Carati e Paola Senatore.

PORNODIVI PRINCIPALI
Tra gli uomini, celebri sono: Jean Pierre Armand, Tom Byron, John Holmes, Ron Jeremy, Francesco Malcom, Roberto Malone, Peter North, Gabriel Pontello, Rocco Siffredi, Joey Silvera, Randy West, Jeff Stryker e Franco Trentalance.

AUTOBIOGRAFIE

 


 

Nessun commento:

Posta un commento